Prima di partire per lo scambio culturale Italia-Canada, molte erano le paure e fissazioni che mi tormentavano. Una delle principali riguardava la lontananza da casa, non avendo mai effettuato un viaggio da sola e tanto meno stando così lontana da casa. Il diventar indipendente mi spaventava enormemente.
Inoltre c’era il timore per la lingua, in quanto, come si sa, la lingua studiata a scuola in Italia è spesso diversa da quella parlata sul territorio e, dato che la mia scuola non prevede ore di conversazione in inglese, ero perplessa per quanto riguardava la comprensione. Ad aggiungersi a tutto ciò c’era anche la preoccupazione per i mesi scolastici che avrei perso, specialmente perché ho effettuato questo scambio nell’ultimo anno di scuola superiore. Infine, di minore importanza, c’era una leggera paura per l’aereo, infatti era il mio primo volo e sarei dovuta andare proprio dall’altra parte del mondo!
Ma, ora che sono tornata, sto già pianificando un ritorno per le vacanze!!
Ovviamente la mancanza di casa c’ è stata, ma ciò nonostante la tecnologia di oggi mi permetteva di comunicare giornalmente con la mia famiglia e inoltre la nuova famiglia canadese era sempre gentile e disponibile, e giorno dopo giorno mi sentivo sempre più integrata nella mia nuova unità familiare.
Per quanto riguarda la lingua, ho avuto problemi le prime due settimane, ma poi ho capito che è del tutto normale in quanto ho dovuto abituarmi alla pronuncia e alla velocità della lingua parlata.
La scuola si è rivelata stupenda, sono riuscita ad integrarmi nel nuovo ambiente e anche a livello scolastico non ho avuto difficoltà. La mattina mi svegliavo alle 7.30, facevamo colazione, mi preparavo e alle 8.20 uscivo di casa. Bisognava presentarsi a scuola intorno alle 8.45 per preparare il proprio materiale per la prima lezione. Le lezioni iniziavano alle 9 e terminavano alle 14.45 con una pausa di circa 45 minuti.
Con la ragazza che mi ha ospitato ho instaurato un buon rapporto, ci sono stati anche piccoli litigi, ma nulla che una buona chiacchierata non potesse risolvere. Ora siamo come due sorelle divise dalla lontananza, ci sentiamo per e-mail o telefono ed entrambe non vediamo l’ora di riabbracciarci!
Per quanto riguarda la scuola in Italia, ho recuperato tutte le materie in un mesetto e mezzo, e mai mi sarei immaginata una velocità tale. In Inglese posso solo essere orgogliosa di me stessa, non ho alcuna difficoltà nella comprensione e la mia pronuncia è decisamente migliorata.
Inoltre vi assicuro che è una bella soddisfazione essere interrogata in inglese e suscitare stupore da parte di compagni di classe ed insegnanti!
Io consiglio vivamente questo genere di esperienza a chiunque, perché è un’esperienza non solo utile per l’apprendimento di una nuova lingua e cultura, ma anche per una crescita personale.
Da persona insicura e timida che ero, sono tornata più indipendente, sicura di me stessa e delle mie capacità.
L’unico aspetto negativo? Non volevo più tornare a casa!